CAFFE’ LETTERARIO ALTROVE
ASSOCIAZIONE CULTURALE
SABATO
30
GENNAIO 2010
alle ore 21.00
STEFANIA LIMITI
presenta
L’ANELLO DELLA REPUBBLICA
Editore Chiarelettere
Prefazione di Giuseppe De Lutiis
La scoperta di un nuovo servizio segreto.
Dal Fascismo alle Brigate Rosse.
Il Libro
Una scoperta per caso. Un servizio segreto di cui nessuno ha mai saputo nulla, venuto fuori dagli archivi del Viminale.
Una storia tutta italiana, quasi incredibile.
Il “noto servizio” o “Anello” è una struttura occulta che ha avuto un ruolo decisivo nella storia della Repubblica.
Compito principale: ostacolare le sinistre e condizionare il sistema politico con mezzi illegali, senza sovvertirlo.
Non è stata una meteora: ha operato dal 1945 fino agli inizi degli anni Ottanta, alle “informali” dipendenze del capo del governo.
Creato per volontà dell’ex capo dei servizi segreti fascisti(!), il generale Mario Roatta, già condannato per l’omicidio dei fratelli Rosselli, e poi gestito da Adalberto Titta, un ex repubblichino, l’Anello fu appoggiato dalla Cia e costituito da ex ufficiali badogliani, imprenditori, faccendieri, giornalisti.
Tutto in collaborazione con la malavita e la mafia.
Seguendo le tracce del “noto servizio”, il libro rivela il coinvolgimento di questa struttura in tre episodi fondamentali: la fuga del nazista Kappler dal Celio, frutto di un accordo tra governo italiano e tedesco; la trattativa del Vaticano con le Brigate rosse per la liberazione di Aldo Moro; l’accordo con la camorra per la liberazione dell’assessore democristiano Ciro Cirillo.
Testimoni e preziosi riscontri sui documento che Aldo Giannuli ha scoperto nel 1996 indagando sullo stragismo nero confermano quello che fino a ieri era solo un’ipotesi: la “sicurezza” della nostra Repubblica nasce in continuità con il fascismo, è controllata dagli americani, e affidata a personaggi senza scrupoli e spesso coinvolti con la criminalità.
Complice la Democrazia cristiana.
Andreotti sapeva, ma anche Moro e Craxi. Noi no. Ecco le prove.
“L’Anello, servizio segreto clandestino, doveva essere la Cia italiana.
Lo stato l’ha tutelato al massimo, ben più di Gladio”
Dalla postfazione di Paolo Cucchiarelli
L’autore
Stefania Limiti, 43 anni, è nata a Roma ed è laureata in Scienze politiche.
Giornalista professionista, ha collaborato con varie testate su temi di attualità politica ed è autrice de “I fantasmi di Sharon” (Sinnos 2002) e di “Sono stato rapito a Roma”, storia del tecnico nucleare israeliano Mordechai Vanunu (Edizioni L’Unità 2006).
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Il Presidente
Marcello Carrozzo
Fonte: Caffè Letterario Altrove (lunedì 25/01/10)