politica : EDILIZIA SCOLASTICA: CRISPIANO PERDE UNA BUONA OCCASIONE

Il Governo Letta, consapevole dello stato in cui versano la maggior parte degli edifici scolastici nazionali (circa il 70% è fuori norma), con il “decreto del fare” ha stanziato 150milioni di euro a favore degli Enti Locali per finanziare l’adeguamento alle norme di sicurezza delle scuole italiane. I Comuni e le Province avevano tempo fino al 15 settembre 2013 per presentare progetti esecutivi e concorrere a questi finanziamenti.
Comuni come Maruggio, Lizzano, Castellaneta sono entrati in graduatoria. Santeramo in Colle è entrato con ben 7 scuole. E per Crispiano?
NESSUN FINANZIAMENTO È STATO OTTENUTO
Eppure, ci si sarebbe aspettato dall’attuale Amministrazione comunale attenzione e sollecitudine nel cogliere l’occasione propizia per tentare di intercettare i finanziamenti, visto lo stato di emergenza conseguente al noto esposto dell’attuale assessore Serio. Fin dal momento dell’insediamento, la Giunta Ippolito e l’assessore competente avrebbero dovuto attivarsi per far predisporre dei progetti per le scuole che ancora non l’avevano, visto che la stampa aveva anticipato l’uscita del provvedimento già prima dell’estate.
Invece sono andati in ferie e solo il 4 settembre, dopo un’allegra estate di canti e balli, e guarda caso proprio il giorno dopo il Consiglio Comunale voluto dalla nostra coalizione proprio per affrontare la problematica delle strutture scolastiche, hanno dato l’incarico ai tecnici per redigere un progetto per le Scuole Severi e Cacace e per rispolverare e riadattare un progetto esecutivo dell’Amministrazione Laddomada per la Scuola Giovanni XXIII. Comprensibilmente, i tecnici non hanno fatto in tempo.
Risultato:
– Il progetto relativo alla Giovanni XXIII è stato dichiarato inammissibile dalla Regione Puglia perché è stato inviato carente di ben 7 documenti previsti dal bando;
– Il progetto per la Severi e la Cacace non è stato predisposto in tempo e non è stato neppure presentato.
Ma non era la precedente Amministrazione inerte sulla situazione della messa a norma degli edifici pubblici? E come mai l’unico progetto presentato è proprio quello lasciato in eredità dall’amministrazione Laddomada (peccato che per scarsa attenzione nel controllare gli adempimenti previsti, anche quello è stato vanificato)?
Tra il dire e il fare c’è di mezzo l’inerzia e lo scarso tempismo dell’attuale Amministrazione, seguiti dall‘apertura (provvisoria) delle scuole, con le prescrizioni dei Vigili del Fuoco ancora in gran parte da adempiere, confidando unicamente nel senso di responsabilità di genitori, dirigenti scolastici, insegnati, personale ausiliario e consiglieri di minoranza; responsabilità che l’Amministrazione non ha dimostrato nei fatti, facendosi trovare impreparata all’appuntamento.

La tanto proclamata “rivoluzione copernicana”, annunciata dal Sindaco Ippolito è iniziata, peccato che le cose non ruotano per il verso giusto!

Fonte: Coalizione PAESE FUTURO