Chiamata d’emergenza per Marco Urago

CRISPIANO – È stata una riunione interlocutoria quella che si è tenuta in municipio due mattine fa per decidere se e come trasferire la sede del servizio 118 di Crispiano. Alla presenza di dirigenti della Asl, volontari della Misericordia ed amministratori comunali, è stato affrontato lo spinoso tema del numero di emergenza 118.
Si stanno vagliando ancora diverse ipotesi. Per il consigliere comunale delegato alla manutenzione, Tonino Palmisano (Ds): “Lo spostamento ci sarà ed avverrà entro pochi mesi al primo piano del Poliambulatorio in viale delle Olimpiadi”.
Quanto al disagio sollevato da alcuni volontari della Misericordia crispianese, una settimana fa si è aperta la polemica sul trasferimento del 118 dalla centralissima sede storica dell’associazione di volontariato (sessanta attivisti su tre turni, dodici ore al giorno con la presenza del medico a bordo), all’angolo tra corso Umberto e via Roma, al Poliambulatorio. “La Misericordia non ha mai fatto richiesta di trasferimento in altra sede”, ha precisato ieri il suo presidente, Peppino Lacatena. Dagli stessi ambienti sono stati sollevati in questi giorni diversi problemi, a cominciare dalla idoneità dei locali siti nel Poliambulatorio che dovrebbero ospitare i volontari ed i professionisti del primo soccorso. L’intoppo maggiore riguarda però la necessità di dover raggiungere prima possibile i quattro capi del territorio, senza l’intoppo del passaggio a livello Sud-Est in via Foggia. L’altra strada, che scende nel quartiere San Francesco, ha viuzze ritenute troppo piccole. Lacatena: “Basta una macchina posteggiata male per farci perdere minuti preziosi per salvare una vita umana”.
D’altra parte, però, “le recenti modifiche normative in materia sanitaria (la legge regionale n.26 del 9 agosto scorso) e la stessa convenzione tra Asl e Comune di Crispiano – tiene a precisare Palmisano, ndr – prevedono una migliore utilizzazione delle strutture intermedie. I poliambulatori territoriali”. “Il problema vero è che bisogna riorganizzare a livello logistico tutti gli uffici della Asl ubicati nel Poliambulatorio crispianese, che ho a cuore come cittadino, come amministratore e come lavoratore, perché fu costruito con i soldi del salario sociale degli operai nel 1986. dopo vent’anni, finalmente grazie al nostro interessamento, sono stati utilizzati 28mila euro per eseguire una parte dei lavori di manutenzione necessari. Serve maggiore personale per attivare più turni al servizio di Dialisi. Bisogna riportare anche a Crispiano le visite specialistiche cardiologiche, e potenziare tutti gli altri servizi attivati sinora. Qualcuno deve ancora capire, infine, che il distretto sanitario n. 5 non è fatto solo da Martina Franca, ma anche da Crispiano”.
Da ultimo, la proposta del consigliere comunale di Forza Italia, Peppino Bennardi, di convocare un consiglio comunale monotematico sulla gestione della sanità, invitando il direttore generale Marco Urago. In fin dei conti, durante una assemblea pubblica svoltasi nel Teatro comunale di Crispiano, lunedì 5 dicembre 2005, Urago disse: “Sono qui a non inaugurare niente. E torno tra qualche mese, ma voi dovrete esserci”.

Fonte: Cataldo Zappulla