Ettorre chiede riduzioni sulla tassa della spazzatura

CRISPIANO – Protocollata nei giorni scorsi una mozione del consigliere comunale Pietro Ettorre (Sdi). L’esponente socialista chiede che siano alzate le fasce di reddito che consentono l’esenzione del pagamento della Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani (la famigerata Tarsu da pagare entro fine novembre) per chi ha più di 65 anni attraverso “il ripristino dei limiti di reddito sin dal 2006 indicati dal Regolamento per l’applicazione di questa tassa”.
Il Comune con una delibera dello scorso aprile ha ritoccato al ribasso le fasce di reddito che permettono di non pagare la pesante tassa sulla spazzatura. Il consigliere Ettorre le ricorda: “Per gli utrasessantacinquenni il limite di reddito derivante da sola pensione è stato portato da 14.000,00 a 10.000,00 nel caso di nucleo familiare con due o più persone e da 7.000,00 a 6.000,00 nel caso di pensionato singolo”. Più avanti, nello stesso regolamento, “per i nuclei familiari in cui sia presente una persona con invalidità di almeno il 100 percento , il limite di reddito per non pagare la Tarsu è scesa da 16.000,00 euro a 10.000,00 euro”.
Già allora, ricorda l’esponente socialista, “in seguito alle vibrate perché venivano colpite pesantemente familiglie sfortunate, una delibera consiliare nel luglio scorso ripristinò i limiti di reddito precedenti, ma solo dall’anno 2007. Nel frattempo, per l’anno in corso tutti i cittadini saranno costretti a pagare la Tarsu per intero, mentre altre due delibere approvate nello stesso consiglio comunale estvo esentavano le attività commerciali sin dal 2006 sia dall’imposta sulla pubblicità e affissioni che dall’imposta sull’occupazione del suolo pubblico nel caso venissero effettuate manifestazioni pubbliche”.
Nessun problema, da parte di Ettorre, per l’esenzione agli esercizi commerciali che promuovono iniziative spettacolari per lo sviluppo di Crispiano, ma ritiene che “sarebbe stato giusto applicare la riduzione della Tarsu anche a favore dei cittadini che versano in condizioni di disagio”. Rinunciare a questo maggiore introito non stravolgerebbe le casse comunali – spiega Ettorre – “perché già l’avanzo di Amministrazione per l’anno 2005 (soldi impegnanti e non spesi per operazioni non effettuate) ammontava ad oltre 600.000,00 euro”.
In conclusione, Ettorre propone l’approvazione di una mozione che impegni l’amministrazione a “reperire tra i fondi in bilancio quelli impegnati per manifestazioni o lavori non realizzati, dal fondo di riserva del Sindaco, al massimo dai gettoni di presenza o dalle indennità di Sindaco ed assessori (tali indennità possono essere pagate il prossimo anno)”.

Fonte: Cataldo Zappulla