CRISPIANO – Il 7 giugno scorso Gianni Bruno avrebbe compiuto ventisette anni. Ma dopo il 3 ottobre 2004, giorno del tragico incidente automobilistico mentre era alla guida di un mezzo militare in Afghanistan, riposa nel tranquillo cimitero crispianese.
Per ricordarlo, la famiglia del giovane caporal maggiore dell’Esercito ha pensato di realizzare un piccolo monumento nella villetta comunale di Crispiano dedicata a Falcone e Borsellino. Sempre in tema di commemorazioni, nei mesi scorsi il papà di Gianni, il signor Francesco Paolo Bruno, è stato ricevuto dall’attuale ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, che lo ha invitato a recarsi personalmente in Afghanistan per visitare i luoghi dove visse i suoi ultimi giorni il figlio Gianni. Papà Bruno sta così ultimando le formalità burocratiche, passaporto e visti d’ingresso speciali, per recarsi nei prossimi mesi nella capitale afgana Kabul, ospite dell’Esercito italiano. Renderà omaggio all’iscrizione dedicata a suo figlio: ‘Palazzina Giovanni Bruno’ è il nome con il quale è stato ribattezzato un edificio al ‘Camp Invictia’, il quartier generale del Contingente Italiano nella martoriata nazione asiatica.
Il prossimo 4 novembre, poi, la famiglia Bruno sarà ricevuta a Roma in Quirinale. L’occasione della festa delle Forze Armate sarà l’occasione per il presidente Napolitano di incontrare i parenti delle vittime in zone di guerra.
Fonte: Cataldo Zappulla