Il 2016 si è chiuso con un Consiglio comunale, tenutosi il 30 dicembre (in seconda convocazione, perché in prima mancava il numero legale) finito in bagarre tra i membri della maggioranza.
La lite è nata durante la discussione sulla modifica al regolamento della Tari. Paciulli ha avuto da ridire sul nuovo metodo di riscossione e ha chiesto il ritiro del punto, facendo capire che non avrebbe votato a favore.
La Capogruppo di Paese Futuro nel suo intervento ha fatto presente, al di là del merito, che ai sensi dell’art. 28, comma 2, del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale, per la modifica dei regolamenti serve il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti, cioè 9 voti. La Maggioranza di fatto non aveva i numeri per approvare quella modifica. Infatti l’argomento è stato ritirato.
Questo a dimostrazione, tra l’altro, che con i numeri risicati che attualmente hanno, bastano delle’assenze, come è successo il 29 dicembre, per metterli in crisi.
La situazione creatasi ha fatto saltare i nervi ai Consiglieri di Ippolito che hanno attaccato Paciulli, parlando di un ricatto politico. Ci sono stati diversi interventi (tra i quali non poteva mancare quello del “di nuovo” Assessore Delfino con un altro risibile e inutile contributo al dibattito, per essere poi smentito da un altro Assessore) e alla fine Paciulli voleva controbattere ma non gli è stato concesso. A questo punto sono volate parole grosse in uno scontro tutto interno alla compagine del Sindaco.
Per quanto ancora ci toccherà assistere a tali sceneggiate? E intanto il paese langue nell’incertezza. Alla maniera di Penelope la maggioranza disfa di notte quel che fa di giorno e anziché avanzare qui si arretra. Ahinoi!
Fonte: Paese Futuro