Maria Santoro poetessa, scrittrice e pittrice crispianese

Maria Santoro originaria di Crispiano ha lo studio d’arte a Taranto (via C.Battisti, 23 tel.099/4777939); poetessa, scrittrice e pittrice, si è laureata in materie letterarie, all’Università degli Studi di Lecce, consultando i documenti conservati nel Centro Studi Montaliani della Biblioteca Civica “Carlo Natale” di Crispiano.
“Aspetti della poesia di Eugenio Montale ” è il titolo della tesi, recensita dal critico, editor, operatore culturale, cav. Giovanni Amodio, che così si esprime: “la preziosa tesi di laurea, divenuta per merito oggettivo testo letterario tout court, nella trattazione di Maria Santoro, nota poetessa e critica, nel definirsi come “Aspetti della Poesia Di Eugenio Montale”, in realtà si configura come opera compiuta, completa, esaustiva, passionale, approfondita, tale da toccare ciascun aspetto, oltre e dentro i cari contesti, ampiamente trattati, sviscerati, analizzati e proiettati nel mondo letterario che dal grande premio Nobel prendono le mosse, fino ad arrivare alle tendenze più moderne della poesia. Maria Santoro si è posta l’obiettivo di esplorare la poetica, la vita, il pensiero, l’incidenza letteraria di Montale, quale esemplare “summa” con particolare riguardo all’obiettivo vocazionale verso la figura femminile, nell’approfondimento della dialettica più illuminante rispetto all’arcano, al mistero, alla molteplicità esistenziale dell’essere. La Santoro esplicita i motivi salienti e i motivi fondamentali a cui Montale resterà fedele, riportando in luce la sconfitta inevitabile ed il peso del dolore che l’esistenza riporta in sé. Lo sguardo amplia e si restringe verso il mondo e verso se stesso come emblema e paradigma del decadimento, contrapposto all’ottimismo storico di memoria illuministica. Le “occasioni” rappresentano già motivo di miracolante appiglio attraverso il quale intravedere la salvezza. L’analisi puntuale, fuori dalle prevedibilità critiche che Maria Santoro dispiega nella sua copiosa opera, rende omaggio al maestro e ne insegue le conseguenti speculazioni critiche, non senza ipotizzarne di nuove, per l’amore e l’approfondimento personale, starei per dire l’immedesimazione che l’ha condotta a ordinare la sterminata materia, con certosina puntualità, ma anche con imprevedibile metodo innovativo, nel novero di uno studio entusiasta che ha attinto, coinvolto, assorbito ed elevato a tesoro l’archivio del Centro Montale periferico, solo geograficamente facente capo alla Biblioteca meritoria di Crispiano “C. Natale” e del “Fondo Milano”, nonché al “Centro Montale” di Roma diretto da M. L. Spaziavi, per la quale ampio risalto viene attribuito nell’opera, sinceramente eccezionale che pone in evidenza la qualità di scrittura, la pulsione di studiosa, la gnoseologia letteraria, la struttura originale e accuratissima di una autrice, poetessa ella stessa che disvela attraverso la poetica montaliana la sua stessa vocazione estetica”.
La dott.ssa Santoro, operatrice ed animatrice scolastica e socio – culturale, specializzata in corsi istituiti dal Ministero della Pubblica Istruzione, ha pubblicato libri di poesia e di narrativa, scrive su quotidiani e riviste specializzate di letteratura e di arte, tra cui: Michelangelo – Firenze, Punto d’incontro – Lanciano (Ch), con redattori: C. Bo – A. Bevilacqua – G.B. Squarotti – G.Manacorda – M.Micozzi, direttore .
Ha al suo attivo numerose personali e collettive di pittura in tutta Italia, esponendo con i più noti maestri, e all’ estero (Parigi , New York , Barcellona – Olimpiadi , Siviglia).
In riconoscimento delle sue attività, M. L. Spaziani, presidente del Centro E. Montale di Roma, l’ha invitata a farne parte, di cui altri membri: M.Luzi, G.Spagnoletti, G.Caproni, G.Bassani, G.Bertolucci, D.Dolci.
Dal 2007 Maria Luisa Spaziani ha inserito il suo nome nella “Nuova Universitas Montaliana”; è membro della Società Dante Alighieri di Taranto e collabora con la biblioteca civica di Crispiano.
Di Maria Santoro hanno scritto e si sono interessate note personalità della letteratura e dell’arte nazionale ed estere, ed ha ricevuto premi e attestazioni di stima, tra cui Papa Woityla; il presidente Pertini le ha conferito l’onorificenza di “Cavaliere al Merito”, anche per aver prestato opera di volontariato artistico nel Csep di educazione permanente Magna Grecia di Taranto.
Legata agli avvenimenti culturali del paese nativo, nella circostanza del Presepe Vivente che a giorni verrà animato nelle Grotte del Vallone, a cura della locale associazione Pro-Loco, Santoro ha voluto dedicare alla nota rappresentazione, la seguente poesia: “Presepe vivente al mio Paese. Non lo diresti/ Armonia d’angelici cori/ si espandono in siderale lucore/ intenerisce/ Non lo diresti/ Dal grande altoparlante/ sciorinio di canti di preci d’inviti/ raccoglie ingloba/ una folla assorta/ incauti bisbiglii attonita/ stupore gioia infante pervade/ nel frammento di terra vergine/ si animano stratificazioni/ case – caverne antichi ovili/ retaggi basiliani/ anguste chiese screpolate icone/ Dai pendii i profilati lunari/
a valle espandono/ in cristallini banchi il luccichio/ merletta i dorsi/ distingue le forme lumargentee/ i corpi anima/ Dai bui fondi ombre appaiono/ silenziose caste/ s’avanzano s’incrociano si mescolano/ s’incolorano danzano/ al fiammeggiare dei fuochi dei bivacchi/
Nel frammento di terra vergine/ è il brulicare d’artigiani fornai/ donne all’acqua alla madia al trespolo/ all’opre antiche gli uomini intenti coi garzoni/ a gareggiare/ col cadenzare alto intermittente/ del rosseggiante maniscalco/ Tra il bue paziente e/ l’asinello addormentato/
ritto statuario San Giuseppe/ e Maria che s’ adopra/ col vivo Bambinello/ il palmo porge/ e nudo il piede/ alla folla/ in abbracci di famiglie/ sospesa anch’essa/ in quel cerchio/ si strugge ancora di nostalgia/ Non lo diresti/ c’è un incanto nel 3000/ al mio Paese”.

Fonte: Michele Annese