A dare lustro a Crispiano sono tanti concittadini impegnati in Italia e all’estero.

“Un notissimo adagio del nostro capoluogo pugliese recita: «se a Parigi – famosissima per la sua torre – ci fosse il mare, sarebbe una piccola Bari». Prendendo in prestito questa allegra affermazione – dice Santoro – noi crispianesi vantiamo, con modestia, di possedere una piccola torre che se fosse ben tenuta, anche noi potremmo affermare orgogliosamente, di abitare in una grande città. La torre “Cacace”, come tutti sanno, simboleggia da sempre il nostro Comune. La stessa torre però, attualmente è in rovina perchè esposta agli eventi naturali che potrebbero farla scomparire del tutto. Le metodiche promesse mai mantenute, e le disattenzioni al patrimonio storico-culturale del paese, suggeriscono che i funesti eventi naturali, di cui parlavamo prima, alleandosi con l’indifferenza generale, porterebbero alla definitiva distruzione del monumento, correndo il rischio, non solo di perdere la struttura muraria, ma anche il simbolo della nostra amata Crispiano”.
Santoro osserva ancora che è “visibile e noto a tutti, l’accerchiamento edilizio che si va realizzando ed infittendosi ai piedi della torre, compromettendo in modo definitivo la sua funzione simbolica e paesaggistica. Superfluo ricordare da parte nostra, che dall’area intorno alla torre Cacace, lo sguardo di ogni essere umano ha sempre provato gioia e motivo di ringraziamento al Nostro Divino Creatore. Ogni crispianese e, anche molti forestieri, hanno potuto da sempre ammirare la bellezza del luogo, facendo “ navigare” i propri occhi verso il magico Jonio, fino a raggiungere alture della Sila. Da più parti si invoca di fermare questo scempio, poiché con gli insediamenti civili (sic!) sorti in quell’area, il paesaggio comincia ad essere irrimediabilmente compromesso. A questo punto vorremmo confortare i lettori del settimanale, che gentilmente ospita questa nota, che se da una parte molti avvertono come eternamente traditi i loro ideali ambientali e culturali e sempre in attesa di qualcosa di buono che accada, d’altra parte, si vuole con una nota positiva, dare notizia di quanto meritevoli siano alcuni nostri concittadini, nel dare lustro e testimonianza al nostro paese”.
“Stiamo parlando – sottolinea Santoro – del notissimo crispianese Nico Morelli che vive a Parigi, vincitore del concorso nazionale di pianoforte per musica jazz, tenutosi a Milano. Morelli, già da due anni insegna al Conservatorio Giovanni Paisiello di Taranto e attualmente, incide dischi per una casa discografica francese. Nico Morelli, venuto a conoscenza che a Crispiano è stato realizzato un calendario in vernacolo “U Calèndarje nustre 2006” ha prodotto un Cd con dei brani da lui composti, inserendo diversi motti e modi di dire in dialetto crispianese. Gli stessi cd a breve, saranno in vendita a Crispiano e provincia. Sempre in Francia per una casa cinematografica invece, ha composto le colonne sonore di un film, di cui alcune parti scenografiche sono ambientate nella nostra Crispiano; il film parla della vita artistico-musicale di Nico Morelli, dal titolo: “Abbasce a Ville”. Da questo scritto – conclude l’autore del calendario – giunge al nostro concittadino un «in bocca al lupo» per la brillante carriera e informiamo i lettori, che quanto prima si darà notizia più dettagliata dei successi ottenuti da Nico Morelli in tutto il mondo con un’intervista in esclusiva”.

Fonte: Michele Annese